Il numero normalmente esiguo di “uomini della Sanità” diventava del tutto inadeguato in tempo di contagio. I governanti erano ben consapevoli di ciò e, alle prime voci che alimentavano anche il solo sospetto dell’avvicinarsi di una “pestilenza”, cercavano di organizzare in tutta fretta locali, uomini e mezzi.
I documenti di questa isola raccontano di questi “addetti alla Sanità” - medici, infermieri, becchini - che in corso di epidemia erano “sotto gli occhi di tutti” e che, salvo eccezioni, affrontavano il loro impegno con estrema dedizione.